Ministero della pubblica amministrazione

logo

Ci sono situazioni che, per essere risolte, necessitano di capacità di sopportazione e pazienza. Altre nelle quali il tempismo e la precisione sono tutto. Come quando ci si imbatte nell’urgenza di prestare il primo soccorso a vittime di traumi fisici e/o psichici oppure di un evento dannoso per la salute in attesa che arrivino i soccorsi qualificati. Il responsabile della sicurezza dell’IIS Sergio Atzeni, Sebastiano Uselli, ben conscio dell’importanza del tema, ha proposto al Dirigente che tutte le classi della scuola svolgano un corso di primo soccorso. Il Dirigente, Maurizio Pibiri ha accolto con entusiasmo il progetto, che tra febbraio e aprile coinvolgerà l’intero corpo studentesco per due ore con l’associazione di volontariato “Fratelli della Misericordia” di Capoterra. “I ragazzi vedranno come comportarsi con le ferite di qualsiasi tipo, in caso di ostruzione delle vie respiratorie e di crisi epilettiche, nonché di arresto cardiaco. Inoltre riceveranno ragguagli di carattere pratico sull’uso del defibrillatore” ha puntualizzato Uselli, il quale aggiunge: “sono soddisfatto per la risposta degli studenti, perché hanno capito l’importanza di quanto gli viene mostrato, pertanto sono parte attiva e si stanno dimostrando particolarmente collaborativi. Penso che riproporremo il corso anche ai nuovi iscritti il prossimo anno”. Sapere dove mettere le mani in situazioni in cui è in gioco l’incolumità di terzi alimenta il senso di responsabilità, anche perché il soccorso rientra tra i doveri civili, la cui omissione viene punita penalmente (art. 593 Codice penale, Omissione di soccorso). Doverlo fare e saperlo fare non sempre coincidono ed è bene ricordare che le manovre di primo soccorso possono fare la differenza in caso di pericolo: certi interventi richiedono azioni tempestive, rapide, precise, ripetute da cui può dipendere la sopravvivenza della vittima. La vita ci mette davanti a situazioni in cui i minuti sembrano durare un’eternità, a lassi di tempo in cui vivere o morire diventa, per sfortuna o per fortuna, solo una questione di attimi. La differenza tra la fortuna e la sfortuna la fa la qualità del soccorso prestato alle vittime. Soprattutto la qualità  del primo. 

Gli studenti dell’Atzeni a scuola di primo soccorso - FOTO

In primo piano