La mattina del dì di festa è arrivata anche all’Atzeni, vestita di canti, balli, trenini, sport e un tripudio di sana allegria. Tante facce in un corpo solo: alunni dj, docenti musicisti e tanti, tantissimi danzatori. Travolti da un identico destino, tutti appassionatamente figli di zio Sergio, lì, sulla palestra, leggeri. Cadono i divari generazionali: abbiamo da festeggiare nove lunghi mesi di cammino insieme. Tant’est pagu!
Questo è il secondo anno per l’Atzeni targato Maurizio Pibiri, oggi impegnato a riscattare al biliardino la sconfitta incassata dai suoi docenti nell’incontro di pallavolo contro gli alunni. “Per aspera ad astra”, Dirigente! Dilaga un entusiasmo da curva nord all’Unipol Domus, nel giorno in cui il Cagliari di Ranieri si è salvato dalla retrocessione. Gente che viene e gente che va, ma l’anima della scuola niente la può fermare, neppure quando le luci delle aule si spengono e i corridoi si fanno vuoti.
Abbiamo da salutare le classi giunte al traguardo della maturità. Per loro questa mattina è ancora più speciale: ultimo appello, ultimo scrutinio, ultima campanella. Chissà cosa riserverà loro il futuro! Per ora il traguardo più vicino è quello dell’Esame di Stato, evocato come una divinità sin dal primo giorno di scuola, un po’ come Annibale fece con i suoi soldati scoraggiati per le fatiche superate e per quelle ancora da sostenere: tenne alto il loro spirito mostrando dall’alto delle Alpi ciò che avrebbero potuto conquistare. L’estate più lunga di sempre e la maturità per la vita.
“Si accendono le luci qui sul palco,/ma quanti amici intorno, che viene voglia di cantare!” Resta ancora qualche giorno prima di intonare l’immancabile “Notte prima degli esami”. Ma è comunque “giunta l’ora che volge al disio”…Vi sia quindi gradito, cari studenti, il nostro augurio di trovare la vostra strada, non già solo quella di casa, ma soprattutto quella dei sogni da realizzare e da difendere oltre il cancello del giardino di Via Trexenta 29.
