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Gli studenti-giornalisti dell’Atzeni modereranno l’incontro letterario che vedrà protagonisti gli alunni delle scuole medie di Capoterra

Una biblioteca, un pomeriggio d’autunno, un centenario da ricordare. Una trilogia apparentemente inconciliabile, se il filo invisibile che li lega non fosse Italo Calvino. “Stai per cominciare a leggere…Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto”. Spegni quella TV e procurati un mazzo di tarocchi. Volta la prima carta. Ops! Il mago: c’è qualcosa di nuovo che ti attende il pomeriggio del 23 novembre alle 16,30, nei locali della biblioteca di Poggio dei Pini, strada quattro accanto al Teatro dei ciliegi.

Questo gioco è attraente. Lasciamo che siano i tarocchi a parlare per noi. Seconda carta: la papessa. Una donna e il suo amore. Luana Minato, professione docente e un amore antico, coltivato dai tempi della tesi di dottorato sullo scrittore della leggerezza della pensosità, “lo scoiattolo della penna”, cubano di nascita, Italo di nome. Lei percorrerà fili invisibili tra città immaginarie, nuvole mefitiche, cavalieri inesistenti, vite vissute sugli alberi, visconti dimezzati e uomini-canocchiale… 

Butta ora sul tavolo la carta della socievolezza! È giunto il momento. Ecco l’imperatrice! Significa che Luana non sarà sola, ma avrà un piccolo stuolo di colleghe ad accompagnare i giovanissimi studenti delle scuole medie, i quali si alterneranno nella lettura di brani iniziali, conclusioni, titoli dei romanzi e dei racconti calviniani; Luana avrà accanto le parole in musica di Enrico Frongia e il fior fiore dei nostri alunni ad animare la discussione. Non solo Atzeni, sì, così ci chiamiamo. Infatti tra qualche giorno omaggeremo Calvino, da buoni alfieri di una redazione che vanta oltre vent’anni di storia. 

Abbiamo già ripulito il sentiero dai nidi di ragno, individuato nella vetrina della libreria la copertina col titolo che cercavi, abbiamo preparato le sedie e scaldato le voci, abbiamo disegnato città che non esistono e mandato a nozze fantastico e geometrico. Mesceremo con misura parole, suoni e tempo. Dillo subito agli altri! Gridalo a gran voce! Chiama tutti a raccolta! Con noi il secolo dalla nascita di Italo prenderà giusto il tempo di due ore. “Ti piomberà addosso la fanteria di Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri”. Darai un senso a tutto ciò che, tra queste righe, abbiamo deliberatamente messo insieme “con la veduta corta d'una spanna”. Ma tutto ti sarà chiaro, solo se il 23 pomeriggio di quest’autunno novembrino verrai a Poggio dei Pini, nella biblioteca dei destini incrociati, ad ascoltare gente che legge in piedi. Come si faceva una volta. 

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